Conferenza regionale straordinaria – Il Turismo della Riviera - Bologna, 18 dicembre 1989

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Perché “straordinaria”? Dai primi di luglio del 1989, l'emergenza Adriatico è su tutte le prime pagine dei quotidiani: dopo alcune stagioni contrassegnate dalla presenza delle alghe, ora il mare si è riempito di mucillagini! Il nostro Turismo, già in difficoltà da alcuni anni, sembra andare incontro ad una pesante crisi. Bisogna reagire. E questo è l'invito della Regione alla galassia degli operatori pubblici e all'imprenditoria privata, i cui principali protagonisti sono presenti alla Conferenza. Per l'Assessore al Turismo, Giuseppe Chicchi, oltre a garantire la balneabilità, bisogna puntare all'innovazione produttiva, anche favorendo l'uscita dal mercato delle aziende alberghiere marginali;  impegnandosi sul tema dell'ambiente a tutti i livelli, a partire dalla 'grande città costiera', composta dai 12 Comuni della Riviera, da Cattolica a Comacchio, con 600.000 abitanti (“la città dolce”).

Mentre Luigino Montanari, in rappresentanza degli albergatori della regione, evidenzia le difficoltà di riqualificare le imprese alberghiere, in base alle attuali norme edilizie, ai piani regolatori: “... il più delle volte le uniche riqualificazioni possibili sono quelle che permettono ad una pensione di 30 camere di trasformarsi in un albergo di 15 camere, che però non ha nessuna possibilità sul mercato...”. Gli atti della conferenza riportano anche gli interventi di numerosi esperti, da Aureliano Bonini ad Attilio Gardini, sul tema dell'aggregazione (la novità dell'hotel grouping, dopo la stagione delle grandi cooperative alberghiere negli anni '70) o sulla cronica carenza di informazioni sull'evoluzione del nostro turismo.

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